giovedì 12 ottobre 2006

...come la anime salve che non siamo mai state

Vorrei essere il vento per sapere cosa si prova a far sventolare qualcosa.
Cosa si prova a scaldare qualcuno.
Vorrei essere la vita per passare attraverso le persone e farle sentire "vive".
Vorrei essere la luna per vedere dall'alto della mia calma e della mia inquietudine il mondo laggiù,che crede davvero di girare.
Vorrei essere il mare con la sua pazienza e la sua quotidianeità che mai smette di andare e venire.
Andare.
Invece sono nulla e nulla posso.
Dentro ho solo amore che non do.


Dopo questa breve "poesia",da me composta quest'estate al mare,sono ancora più confusa e agitata di prima.
Perchè devo sempre crearmi mille domande in testa? Perchè non posso vivere una vita decente come tutte le persone normali?
Dove vanno a finire i sogni quando s'infrangono?Dove nascondono il loro lato dolce e malinconico?
Forse su una stella o forse in fondo al mare. Poco importa perchè tanto tu resti sospeso sulla terra a pensare a loro che non ci sono più e ti chiedi se magari non era meglio farli restare solo sogni. Magari sarebbe rimasta la voglia di volare che solo un sogno può darti. E magari non avresti avuto il risveglio più duro di tutta la tua vita.


Adesso vado a letto,anche se avrei ancora tanto da scrivere. Ci penserò domani. Voglio parlare di quest'estate ormai andata e approfondire,magari con l'aiuto di qualcuno com'è possibile provare tutto l'amore che ho provato io...ciao

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Io invece ricordo di aver letto queste parole; era estate, una sera come tutte le altre. Un'ora nella quale le mie percezioni erano gia' abbondandemente inebriate da non so quale sostanza stupefacente... Ci rimasi male, perche' pensai: c'e' gente che ha tanto da dire, ma pochi che hanno orecchie per ascoltare ed occhi per leggere; pensai che la solitudine alla fine e' qualcosa che frutta di verita'..
Noi non siamo soli, ci sentiamo soli...

Anonimo ha detto...

Io invece ricordo di aver letto queste parole; era estate, una sera come tutte le altre. Un'ora nella quale le mie percezioni erano gia' abbondandemente inebriate da non so quale sostanza stupefacente... Ci rimasi male, perche' pensai: c'e' gente che ha tanto da dire, ma pochi che hanno orecchie per ascoltare ed occhi per leggere; pensai che la solitudine alla fine e' qualcosa che frutta di verita'..
Noi non siamo soli, ci sentiamo soli...

hewingmay ha detto...

grazie fà...troveremo il modo di farco ascoltare anche noi cittadini di serie B...ciao