domenica 26 novembre 2006

...io rimango qui

Per tutte le volte che un pensiero è stato vita e uno sguardo un’emozione da sfamare.
Per tutte le volte che un bacio è rimasto in bilico sulle mie labbra e le mie mani troppo lontane dai tuoi occhi.
Per tutte le volte che l’anima è stata uno sbadiglio semi-strozzato e le parole tagli aperti sulla pelle.
Per tutte le volte che ho sbattuto forte contro me stessa e la rabbia ha scardinato ferite astutamente sepolte.
Per tutte le volte che il dolore è diventato cicatrice e il passato rimorso.
Per tutte le notti che arrancano nell’assenza di te e per quei buongiorno che mi fai mancare al risveglio.
Per tutti quei sorrisi che si sono trasformati in spade e per questa ruggine mista a sangue che mi ha anestetizzato il palato.
Per quest’aria che rimbomba intorno e per questi graffi d’inchiostro che non riescono a prender voce.
Per i brividi elettrici che sento ai tuoi passi e per quest’amore che è nato da un grido spasmodico.
Per le frasi sconnesse che mi sento pronunciare e per la terra che cede ad ogni metro stentato.
Per questa maledetta voglia di sentirmi addosso il tuo sapore e di inciderti con violenza il mio.
Per queste lacrime, che faccio fatica a soffocare e per queste catene che non serviranno più ad inchiodarmi a te.
Per la bramosia con la quale ti strapperei a morsi la carne e ti prenderei ancora, ancora e ancora.
Per i giorni che intreccerei ai tuoi e per i colori caldi e densi del futuro che cerco.
Per il mio essere nudo e duro che ho spiaccicato al muro, allo scopo di imbrattarlo.
Per gli abbracci che ho disseminato per strada, aspettando che tu li raccolga.
Per quel tuo essere insieme significato e significazione e inizio e fine.
Per questo scritto, che ha preso forma nel suo non-senso
io rimango qui, e seguo gli attimi che si affacciano e riprendo le armi sospese e combatto te, che sei il mio Santo Graal e la mia crociata più importante.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

La Mia Malattia

Parlami in questo orecchio frustrato,
ascolterò in silenzio il tuo corpo sudato.
Mentre gocce di cristallo svaniscono nell’acqua piovana,
mentre gocce di solitudine scendono dalla grondaia,
io sarò lì ad aspettare che tu mi racconti.
E’ come vederti.
E’ come sentirti, ma non parli.
Hai imparato a tacere.
Hai imparato a non chiedere.
E ti perdi nei monologhi,
nelle domande che ti affliggono,
nelle risposte che non ti soddisfano.
Seduta sussurri.
Seduta continui a lavorare il maglione di lana.
Guardi fuori, è notte ma non riesci a dormire.
Due mani ti stringono il collo, non riesci a respirare.
Cosa è successo che non vuoi ricordare?
Ti alzi, vorresti gridare.
Vaghi senza saper dove andare.
Perché non mi stringi?
Perché non mi accarezzi?
Perché non mi dici che mi ami come quando sono nato.
Non aspetto altro.
E’ come sentirti, è come parlarti, ma non stiamo parlando.
Stringo tra i denti il nostro cordone fetale.
Mi accorgo che ormai si sta per spezzare.
Sei candida, vellutata come le rose del tuo giardino.
Sei opaca, spinosa come l’inverno che divora.
Sei il dolore.
Sei la gioia.
Sei la vita che adesso non mi consola.
Potrei capire.
Potresti capire, ma non stiamo parlando.
Forse infondo non c’è niente da dire.
La mia malattia è vedere il tuo volto vestito di nero.
La mia malattia è sentire una pistola sparare, quando invece tutto è in quiete.
La mia malattia sono gli occhi appoggiati sulla mia schiena.
La mia malattia è un’esplosione di tritolo, è la musica di una sirena.
La mia malattia è l’essere cresciuto deprivato dei gesti d’amore.
E così proteggo la tua timidezza in un posto dove batte sempre il sole.
Un giorno sboccerà il tuo sorriso,
dolce come non l’ ho mai visto.

hewingmay ha detto...

la mia malattia ha un solo nome...giusy!

Anonimo ha detto...

giusyna???è un pò ke nn leggo il tuo blog,ammetto qst mia imperdonabile mancanza...ma qst stupendo post è farina del tuo sacco?
a dir la verità nn m stupirei affatto se lo fosse...te l'ho detto qnd ho letto il tuo racconto:tu hai talento ragazza!i miei occhi sn fatti x leggere le tue parole!6 grande,ma fai un favore alla tua mica:dimmi ke nn è x ki penso io....

hewingmay ha detto...

ha importanza il destinatario? potrebbe essere chiunque...
la bellezza è negli occhi di chi guarda,sò che è una frase fatta ma mai è stata più vera di adesso!
'notte piccolo batuffolo

Anonimo ha detto...

Il tempo passa,
il tempo ci guida,
il tempo ci giudica,
il tempo ci fa sognare,
il tempo ci fa ubriacare,
il tempo ci fa piangere,
il tempo ci fa sorridere,
il tempo ci fa dormire,
il tempo ci fa andare in Spagna,
il tempo ci fa andare a Sydney,
il tempo ci fa accarezzare le mani,
il tempo ci fa ricordare,
il tempo ci fa dimenticare,
il tempo ci fa perdere tempo,
il tempo ci fa prendere tempo,
il tempo ci fa andare in palestra,
il tempo ci fa realizzare un blog,
il tempo ci fa rispondere al blog,
il tempo ci fa smettere di sognare,
il tempo ci fa smettere di piangere,
il tempo ci fa smettere di sorridere,
il tempo ci fa smettere di dormire,
il tempo ci fa smettere di ubriacare,
il tempo ci fa smettere di...

Non trovo mai il tempo di finire!
Eccheccazz!
Cerco solo un po' di tempo!

esplanade ha detto...

"Io rimango qui" è da brividi.

Nicola Nista ha detto...

Cuginetta, ciao.
Sono in un internet point e leggevo il tuo post, anzi i tuoi post, infatti da quando stò a Teramo nn ho più molto tempo da dedicare ai miei amiciozzi...vabbè cmjq volevo dirti che è bellissimo e non sò perchè ma qualcosa mi dice che il destinatario di quelle parole sei tu!
Me vabbè, brava la mia Dorian Grey.
Un bacio ancora, ti voglio BBene (alla teramana)..

hewingmay ha detto...

a volte mi fai paura nicò...uffa non è giusto,uno fa tanto per non farsi sgamare poi arrivi tu e mi rovini la festa. ti odio