venerdì 18 maggio 2007

San Lorenzo pensaci tu!

Girovagando per blog,soprattutto in quello di Antonio,mi sono resa conto di quanto schifo esiste a questo mondo.

E mi sono resa conto che io non è che posso fare più di tanto per migliorarlo,almeno per adesso.

Allora che faccio,in attesa della notte di San Lorenzo,in cui le sue stelle cadenti riusciranno a levare via ogni colpa, io vi sparo una poesia,dedicata proprio a questo.

E' X Agosto di Giovanni Pascoli ed è sempre stata la mia preferita,forse per questo senso di giustizia innato che ho.

Cmq,buona lettura e,spero,buona riflessione.



San Lorenzo
io lo sò perchè tanto di stelle nell'aria tranquilla
arde e cade
perchè sì gran pianto nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al nido
l'uccisero,cadde tra spini
ella aveva nel becco un insetto
la cena dei suoi rondinini.
Ora è la,come immobile
che tende quel verme a quel cielo lontano
e il suo nido è nell'ombra che attende
che cigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido
l'uccisero,disse perdono
e restò negli aperti occhi un grido
portava due bambole in dono.
Ora la nella cosa romita
l'aspettato,aspettano invano
egli immobile,attonito addita
le bambole al cielo lontano.
E tu cielo,dall'alto dei monti sereni
infinito,immortale.
Oh,gran pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del male.

6 commenti:

esplanade ha detto...

"Anche un uomo tornava al suo nido
l'uccisero,disse perdono
e restò negli aperti occhi un grido
portava due bambole in dono."

questa qua è un'immagine micidiale.
è suggestiva e molto evocativa.
ti permette di vedere l'azione nel suo svolgimento.
davvero molto bella la poesia..e soprattutto ricca di significato.
compliemti x la scelta!

hewingmay ha detto...

ti ringrazio. a me quello che colpisce di più è la frase finale: o gran pianto di stelle lo inondi quest'atomo opaco del male,come a significare "aspettiamo la notte di san lorenzo con le sue stelle affinchè ci purifichi un pò...

Anonimo ha detto...

Ci sono versi che, nonostante siano stati scritti in altre epoche ed in altri tempi restano sempre così attuali, quasi un eterno eco.
Me la ricordavo questa poesia, vera nella sua tristezza.
Baci

Nicola Nista ha detto...

Questa poesia è stupenda. Rappresenta la poesia in cui Pascoli rievoca la tragedia familiare scoppiata in seguito all’uccisione del padre avvenuta proprio il 10 agosto nella notte di San Lorenzo.
Al centro della poesia vi è l’accostamento della famiglia di Pascoli con una famiglia di rondini e tutto ciò è stupendo. Insomma in un mondo in cui le proprie famiglie vengono paragonate ai Griffin, ai Simpson, agli Addams, alle varie famiglie di Incantesimo, Vivere e Beautiful è bello ricordare e capire certi pezzi di memoria che ci appartengono e che in passato ci hanno tenuti incollati x tanto tempo sui libri. Guarda caso oggi a distanza di anni riusciamo a confrontarci...

hewingmay ha detto...

bravo cuggì,sei sempre così profondo...

Nicola Nista ha detto...

Grazie cuggì, mi auguro lo sia anche tu!!! :-D